Tour Privato al Museo Reina Sofia

Pablo Picasso (1881-1973) è senza dubbio uno dei pittori spagnoli più universali, in grado di rivoluzionare le tecniche pittoriche del suo tempo e di creare una delle tendenze artistiche più importanti del XX secolo, il cubismo. 

All’età di 23 anni, decise di stabilirsi a Parigi, dove si fece rapidamente un nome nei circoli intellettuali della capitale francese.

La guerra civile spagnola (1936-1939) e la seconda guerra mondiale colpirono molto l’artista che perse buoni amici e cadde in una profonda depressione. Nonostante ciò la guerra civile spagnola lo ispirò a dipingere la sua opera più nota: “El Guernica”. In essa Picasso critica il bombardamento di un villaggio nei Paesi Baschi che uccise centinaia di civili.

Dopo la fine della guerra civile spagnola, salì al potere Franco e per questo Picasso, che era apertamente antifranchista e affiliato al partito comunista, decise di stabilirsi definitivamente in Francia, dove visse fino alla sua morte. Prima della sua morte Picasso diede disposizioni ai suoi parenti di non far esporre “El Guernica” in Spagna fino alla morte di Franco.  

Tra le opere di Pablo Picasso esposte al Museo Reina Sofia troviamo: “El Guernica” (1937), “Pájaros muertos” (1912), “Tres cabezas de cordero” (1939) e “Busto y paleta” (1925)

Salvador Dalí (1904-1989) è un altro dei grandi pittori spagnoli del XX secolo. Anche se a volte è stato frainteso dai critici, Salvador Dalí può essere considerato il principale esponente del Surrealismo.

Questa tendenza artistica, emersa nella prima metà del XX secolo, cercava di liberarsi dai vincoli della realtà e di penetrare nel subconscio delle persone, rappresentando scene oniriche e irrazionali.

Nato in un piccolo villaggio catalano, Salvador Dali mostrò fin da piccolo i segni del suo enorme talento. Durante la sua adolescenza studiò pittura a Madrid, nella prestigiosa Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. Più tardi, decise di spostarsi a Parigi dove incontrò Pablo Picasso. Nel 1931, mentre viveva a Parigi, dipinse una delle sue opere più famose, “La Persistencia de la Memoria”.

Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, Salvador Dalí si trasferì negli Stati Uniti dove il suo carattere eccentrico gli causò più di un problema.

Nel 1948 decise di tornare in Spagna, dove avrebbe vissuto fino alla sua morte. In quest’ultima fase della sua vita, Dalí mostrò un crescente interesse per la scienza e la religione cattolica e allo stesso tempo esplorò nuovi campi nelle arti come la scultura e la fotografia. Tra le sue creazioni citiamo il logo del famoso marchio di caramelle “Chupa Chups”. 

Alcune delle opere di Salvador esposte al Museo Reina Sofia sono: “El Gran Masturbador” (1929), “Ángelus arquitectónico de Millet” (1933) e “Máxima Velocidad de la Madonna de Rafael” (1954).

Nato in Catalogna, Joan Miró (1893-1883) è considerato uno dei grandi geni del surrealismo. Il suo carattere ribelle lo portò comunque a prendere le distanze dalle correnti e dagli stili artistici dominanti e a creare il suo stile personale e unico. 

Miró non proveniva da una famiglia di artisti; suo padre infatti gestiva un piccolo laboratorio di oreficeria e fu per questo motivo che quando suo figlio raggiunse la pubertà, lo obbligò a studiare economia. Ma il giovane artista sentiva che la pittura era la sua vera vocazione e così, mentre studiava economia, la sera frequentava le lezioni in una scuola d’arte.

Dopo aver completato i suoi studi di economia, Miró decise di dedicare la sua vita alla pittura e si trasferì a Parigi, la culla degli intellettuali dell’epoca. Nella capitale francese Miró imparò da grandi maestri e fu influenzato dalle grandi tendenze artistiche europee, compreso il surrealismo. Allo scoppiò della seconda guerra mondiale, Miró decise di tornare in Spagna e di stabilirsi a Maiorca.

Alcuni dei dipinti di Joan Miró esposti al Museo Reina Sofía sono: “Cabeza de Hombre” (1935), “Mujer Española” (1974) e “Paisaje” (1976).

Nato a Madrid (1887-1927) questo eccezionale pittore è considerato uno dei grandi maestri del cubismo, uno stile di pittura sviluppato da Picasso e Georges Braque, caratterizzato dall’uso di forme geometriche e da una separazione totale con la pittura tradizionale. Come per molti altri artisti spagnoli, anche la carriera artistica di Juan Gris prese vita a Parigi (Francia), che può essere considerata senza dubbio la capitale del cubismo.

Nonostante la sua fama di genio venne acclamata in gran parte d’Europa, in Spagna non venne quasi notato fino agli anni ’80, quando i musei iniziarono a interessarsi alle sue opere e a esporre alcuni dei suoi quadri.

Tra le opere esposte al Museo Reina Sofía di Juan Gris troviamo: “La guitarra sobre la mesa” (1913), “Las Uvas” (1916), “El Violín” (1916) e “Molinillo de café, taza y copa sobre una mesa” (1916).

Ángeles Santos Torroella è stata una brillante pittrice catalana (1911-2013). La sua lunga carriera si sviluppa in diverse fasi. Nella prima fase, Ángeles Santos fu influenzata dal surrealismo e dall’espressionismo. Nel 1929, quando stava per compiere 18 anni, dipinse una delle sue opere più famose, “Un Mundo”. Questo quadro fece scalpore tra i critici e rese Ángeles, fino ad allora sconosciuta, una star.  

Purtroppo, poco tempo dopo, problemi di salute mentale portarono la brillante artista in un ospedale psichiatrico. Come se non bastasse, lo scoppio della guerra civile spagnola (1936-1939) costrinse lei e suo marito a trasferirsi a Parigi.

Nella fase successiva Ángeles Santos concentrò il suo interesse su paesaggi e scene urbane.

Alcune delle opere esposte al Museo Reina Sofia di Ángeles Santos sono: “Autorretrato” (1928), “Un Mundo” (1929), “Cena Familiar” (1930) e “Tertulia” (1929).

Senza alcun dubbio, Antonio López, nato nel 1936, è uno degli artisti spagnoli più influenti del XX secolo. Il realismo delle sue opere è sorprendente, quasi fotografico. Alcuni dei suoi quadri più famosi sono scene urbane di Madrid, difficili da distinguere da una fotografia. Il realismo del suo lavoro lo porta a ritrarre oggetti quotidiani come una tazza del water e una donna che dorme, con particolari estremamente realistici.

Nonostante il suo amore per Madrid, Antonio López nacque a Tomelloso, una piccola città di Castilla La Mancha, una regione molto vicina a Madrid. Si trasferì però a Madrid in giovane età, dove studiò pittura ed espose le sue prime opere.

Tra le opere di Antonio López esposte al Museo Reina Sofía troviamo: “Madrid visto desde el Cerro del Tío Pío” (1963), “Antonio y Carmen” (1956) e “Mujer durmiendo” (1963).